Dopo il tanto atteso taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, il mercato dei mutui e quello immobiliare iniziano a mostrare segnali di assestamento. In particolare, dall’analisi di Crif emerge una dinamica interessante che riguarda le abitazioni ad alta efficienza energetica, sempre più apprezzate sia dagli acquirenti sia dagli investitori.

Analizzando l’andamento dei prezzi dal 2021 al 2024, si osserva una crescente tenuta dei valori per gli immobili cosiddetti “green”, una tendenza che si è consolidata a partire dal 2023 e che si è ulteriormente rafforzata nell’ultimo trimestre del 2024. Nello specifico, nel secondo semestre del 2024, le abitazioni con prestazioni energetiche elevate hanno registrato un incremento medio dell’8% nei prezzi di vendita. Al contrario, gli immobili classificati tra le classi energetiche C e G hanno subito una flessione del -2%.

Secondo Daniela Percoco, Manager Real Estate Advisory di CRIF, “questo andamento mostra la più elevata resilienza nei valori del mercato degli immobili di maggiore qualità energetica, che si va a rafforzare nel tempo mano a mano che la domanda è più consapevole della strategia di decarbonizzazione richiesta a livello normativo europeo, in primo luogo dalla EPBD, la cosiddetta Direttiva case green”.
Il taglio dei tassi da parte della BCE, se da un lato mira a stimolare il credito e alleggerire i costi dei mutui per le famiglie, dall’altro sembra accentuare le differenze tra le varie tipologie di immobili, premiando quelli che meglio rispondono alle nuove esigenze ambientali e normative. Un segnale chiaro per il futuro del settore immobiliare, che vede nella sostenibilità un elemento sempre più centrale.
Fonte: Idealista.it