Incremento dello 0,6% dei prezzi delle case nel I trim 2024. Scopri i valori nella tua città

Il prezzo medio delle abitazioni in Italia è di 1.850 euro/m2

Secondo gli ultimi dati dell’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per lo sviluppo tecnologico in Italia, i prezzi delle case esistenti nel nostro Paese sono aumentati dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. Questo incremento ha portato il valore medio nazionale delle abitazioni a 1.850 euro al metro quadro, con una crescita del 2% rispetto all’anno precedente.

Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista, “nonostante ci sia stato un calo nei volumi delle compravendite nel settore residenziale, con un tasso di variazione annuo registrato del -9,7%, i prezzi delle case sono aumentati. Questo aumento può essere spiegato dalla diminuzione continua del numero di case disponibili sul mercato. Questo squilibrio tra domanda e offerta ha compensato fattori come i tassi di interesse più alti. Ciò aiuta a comprendere perché i valori immobiliari in Italia rimangono rigidi, non aumentando in linea con l’inflazione, ma allo stesso tempo non diminuendo come ci si aspetterebbe in un mercato in cui i mutui sono meno accessibili”.

Capoluoghi

Il rapporto mostra che i prezzi stanno aumentando su base trimestrale in 67 dei 106 mercati.
Anche i grandi capoluoghi italiani registrano un andamento tendenzialmente positivo, come evidenziato dalle performance di Napoli (2,6%), Torino (0,7%) e Roma (0,1%), mentre Milano è rimasta stabile dopo i mesi invernali.

 Tra gli altri principali mercati Belluno e Vercelli spiccano al top degli incrementi trimestrali, rispettivamente con l’8,4% e il 5,4%, seguite da Trieste ed Aosta (entrambe 4,6%). Sul lato opposto, i maggiori indici di ribasso dei mesi invernali spettano a Cuneo (-7,8 %), Oristano (-5,7%) e Macerata (-5,1%).

Milano (4.988 euro/m2) resta in cima alla classifica dei prezzi davanti a Bolzano (4.477 euro/m2), Venezia (4.466 euro/m2) e Firenze (4.006 euro/m2). Nel ranking delle città più care Bologna (3.452 euro/m2) occupa il quinto posto, davanti a Roma (3.021 euro/m2); Napoli (2.823 euro/m2)   è nona nella graduatoria dei prezzi al metro quadro delle abitazioni. Da questo trimestre Caltanissetta (732 euro/m2) diventa la città più economica dove acquistare casa, seguita da Biella (750 euro/m2) e Ragusa (750 euro/m2).

Regioni

Solo due regioni segnano dei cali questo trimestre: Molise (-0,7%) e Friuli-Venezia Giulia (-0,1%).
Puglia e Calabria registrano prezzi invariati rispetto al periodo autunnale, mentre aumenti si segnalano in tutte le altre macroaree, trainate dai rialzi di Valle d’Aosta (4,1%), Veneto (2,9%) e Trentino-Alto Adige (2,5%). Altre 7 regioni segnano incrementi sopra la media dello 0,6% dei mesi invernali. Sono: Marche (1,5%), Campania (1,2%), Sicilia (0,9%), Emilia-Romagna (0,8%), Basilicata (0,8%), Sardegna e Lombardia (entrambe 0,7%).

Il Trentino-Alto Adige (3.101 euro/m2) è la regione italiana con i prezzi più elevati, seguita da Valle d’Aosta (2.705 euro/m2), Liguria (2.499 euro/m2) e Toscana (2.335 euro/m2). Anche Lombardia (2.188 euro/m2) e Lazio (2.132 euro/m2) fanno rilevare valori superiori alla media di 1.850 euro/m2 a livello nazionale. Si collocano sotto questa soglia 14 regioni, con prezzi compresi tra i 1.849 euro dell’Emilia-Romagna e gli 893 euro del Molise, la regione più economica dove comprare casa.

Province

Variazioni positive hanno riguardato 68 mercati provinciali su 107, con i maggiori rialzi a Belluno (7,8%), Aosta (4,1%) e Trento (3,9%). Di contro, gli indici di ribasso più marcati spettano alla provincia di Oristano (-4,2%), seguita da Rieti, Rimini e Terni (tutte -1,9%).

Bolzano (4.461 euro/m2) guida nettamente il ranking provinciale dei prezzi al metro quadro davanti a Milano (3.430 euro/m2), Lucca (3.111 euro/m2) e Savona (3.066 euro/m2). All’opposto della graduatoria troviamo Biella (632 euro/m2), Isernia (666 euro/m2) e Caltanissetta (673 euro/m2).

L’indice dei valori immobiliari di idealista

A partire dal rapporto relativo al secondo trimestre del 2022, abbiamo aggiornato la metodologia di calcolo per la determinazione del prezzo delle abitazioni rimuovendo gli annunci di aste dal campione storico di idealista (da gennaio 2012 ad oggi).  

Tale approccio permette di minimizzare le distorsioni statistiche derivanti dai prezzi di questi annunci, che non rispecchiano l’effettiva richiesta del proprietario, ma il prezzo di base d’asta (prezzo inferiore al suo valore), e garantisce la massima accuratezza del nostro report.

Dal 2021 abbiamo osservato una presenza crescente di annunci di aste sul portale, soprattutto nelle aree urbane, da qui la scelta di intervenire per rimuovere gli annunci prima di procedere al calcolo per minimizzare le distorsioni del campione e far sì che le serie di prezzi generate siano più stabili e rappresentino al meglio i prezzi di offerta.

Nel 2019 idealista aveva introdotto una nuova metodologia di calcolo tesa a rendere la nostra analisi dell’evoluzione dei prezzi, specialmente in aree di piccole dimensioni, ancora più robusta che in passato. Per evitare salti nella nostra serie, i dati dal 2007 erano stati ricalcolati con la nuova metodologia.

Su raccomandazione del team statistico di idealista/data, divisione specializzata nella gestione di grandi volumi di informazioni e nel data modeling, avevamo aggiornato la formula per indicare il prezzo medio con maggiore certezza: oltre a eliminare gli annunci atipici e con i prezzi fuori mercato, si calcola il valore mediano invece del valore medio. Con questo cambiamento, oltre ad affinare ulteriormente il nostro indice rendendolo più rispondente alla realtà del mercato, omologhiamo la nostra metodologia a quelle applicate in altri Paesi per ottenere dati immobiliari.

Tra le tipologie immobiliari che compongono il campione da analizzare, vengono incluse le case unifamiliari (viletta o chalet), mentre sono esclusi gli immobili, di qualsiasi tipo, che sono rimaste nel nostro database senza ottenere interazioni utente per molto tempo. Inoltre, a partire da questo mese sono state scartate anche le aste. Il rapporto è sempre basato sui prezzi di offerta pubblicati dagli inserzionisti di idealista.

Fonte: Idealista.it

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