Affitti in aumento del 5,3% nel I trim 2024; +13,9% in un anno. Scopri i canoni nella tua città

I costi degli affitti in Italia hanno mostrato una nuova crescita del 5,3% nel corso del primo trimestre del 2024, secondo l’ultimo report pubblicato da idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. Questo incremento ha portato il prezzo medio al metro quadrato a 13,2 euro mensili. Inoltre, si è registrato un notevole aumento del 13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista: “il trend di crescita dei prezzi delle case in affitto ha continuato a mostrare un notevole slancio nel primo trimestre di quest’anno, soprattutto nei mercati chiave del centro-sud.  Questo è attribuibile ad una domanda locativa particolarmente vivace, alimentata dalla crescente difficoltà nell’acquistare una casa, considerando ancora elevati i tassi di interesse e i prezzi delle abitazioni. Infatti, nonostante l’ aumento dell’offerta di case in affitto, la domanda continua a superare l’offerta nel corso del 2024. Tuttavia, si stanno manifestando segnali iniziali di un riallineamento tra domanda, offerta e prezzi in alcune delle città di punta di questo mercato, come Milano e Torino. Questo suggerisce una natura diversificata e fluida del mercato degli affitti in tutto il Paese e potrebbe anticipare una minore tensione sui prezzi nella seconda metà dell’anno in corso”.

Capoluoghi
Nei centri urbani, si osserva una netta prevalenza di mercati in ascesa, trainati dagli aumenti registrati a Treviso (11%), Roma (8,8%), Bergamo (7,9%), Palermo (7,5%) e Napoli (7,3%). Le variazioni positive vanno dal 7% di Salerno fino allo 0,1% di Cosenza coinvolgendo 59 degli 86 capoluoghi monitorati. Solo Cremona e Cesena mantengono prezzi stabili rispetto a tre mesi fa. Al contrario, si registra un calo in 27 capoluoghi, con i tassi di decremento più accentuati ad Agrigento (-8,2%), Sassari (-7,9%) e Avellino (-5,3%).

Tra i principali mercati urbani italiani, oltre alle già menzionate performance in forte rialzo di Roma e Napoli, si registrano incrementi significativi anche a Torino (4,6%) e Bologna (3,4%), mentre Milano (1,7%) e Firenze (1,6%) segnano rimbalzi più contenuti se si prende come riferimento l’incremento medio dei canoni (5,3%) registrato a livello generale.

Milano si conferma come la città con gli affitti più costosi, con un prezzo medio di 23,3 euro al metro quadrato, seguita da Firenze (20,7 euro/m²), Bologna (17,2 euro/m²) e Venezia (17 euro/m²). Nella top 10 della classifica dei canoni di affitto figurano anche Roma (16,1 euro/m²) e Napoli (14,7 euro/m²), rispettivamente settima e ottava nella graduatoria dei prezzi delle locazioni. Per quanto riguarda le città più convenienti, Caltanissetta si distingue con un costo medio di 4,9 euro al metro quadrato, seguita da Vibo Valentia (5 euro/m²) e Reggio Calabria (5,4 euro/m²).

Province
Anche nei mercati provinciali si evidenzia una chiara tendenza al rialzo, con 49 aree che registrano un aumento rispetto alle 19 in diminuzione riscontrate durante i mesi invernali. Inoltre, si osservano forti oscillazioni dei prezzi, come evidenziato dalle variazioni a doppia cifra di Livorno (44,3%), Isernia (12,1%), Catanzaro (11,1%), Padova (10,7%) e Lucca (10,6%). Tuttavia, si segnalano anche cali altrettanto significativi nelle province di Fermo (-27,1%) e Crotone (-13,3%).

Per quanto riguarda i prezzi, Lucca diventa la provincia con le richieste più alte da parte dei proprietari di immobili da locare, con un prezzo medio di 29,8 euro al metro quadrato, seguita da Belluno (27,5 euro/m²) e Milano (22,1 euro/m²). D’altra parte, le zone provinciali più convenienti per gli affittuari includono Enna (5 euro/m²), Caltanissetta (5,1 euro/m²) e Avellino (5,5 euro/m²).

Regioni
Nel corso del trimestre, si osserva un trend al rialzo che coinvolge 15 regioni italiane, trainate dagli incrementi significativi registrati nel Lazio (8,9%), nel Molise (7,7%), nel Veneto (7,2%) e nell’Emilia-Romagna (7%). Queste variazioni superano la media degli aumenti generali del trimestre, che è stata del 5,3% in Italia. Inoltre, si registrano aumenti superiori alla media anche in Campania (6,7%), Friuli-Venezia Giulia (6,4%) e Toscana (5,7%).

Al contrario, nel medesimo periodo, si evidenziano cali nelle regioni della Basilicata (-3,4%), delle Marche (-1,8%), del Trentino-Alto Adige (-0,8%) e del Piemonte (-0,4%). L’Umbria, invece, mantiene stabili i prezzi rispetto ai tre mesi precedenti.

La Valle d’Aosta emerge come la regione con i canoni di affitto più elevati in Italia, con una media di 20 euro al metro quadrato, seguita dalla Lombardia (18,5 euro/m²) e dalla Toscana (17,2 euro/m²). Anche l’Emilia-Romagna (14,2 euro/m²) e il Trentino-Alto Adige (13,9 euro/m²) superano la media nazionale di 13,2 euro al metro quadrato. Il Lazio (13,2 euro/m²) si mantiene in linea con la media nazionale. Tutte le altre regioni presentano valori compresi tra i 12 euro mensili della Liguria e i 6,6 euro del Molise, che si conferma come l’area più economica per gli affitti immobiliari in Italia.

L’indice dei prezzi degli immobili idealista

Per la realizzazione dell’indice dei prezzi degli immobili di idealista vengono analizzati i prezzi di offerta basati sui metri quadri costruiti (a corpo) pubblicati dagli inserzionisti della piattaforma. Le inserzioni atipiche e le inserzioni con prezzi fuori mercato vengono eliminate dalle statistiche. Includiamo la tipologia di case unifamiliari (ville) e scartiamo immobili di qualsiasi tipologia che non hanno ottenuto interazioni da parte degli utenti per molto tempo. I dati finali vengono generati utilizzando la mediana di tutte le inserzioni valide in ciascun mercato.

Fonte: Idealista.it

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