Nel mese di maggio, i prezzi delle abitazioni usate in Italia hanno registrato un lieve aumento dello 0,5%, portando il valore medio al metro quadrato a 1.824 euro. È quanto emerge dall’ultimo indice dei prezzi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico immobiliare in Italia.
Tuttavia, se si considera l’andamento su base annua, si rileva una diminuzione dei valori immobiliari pari allo 0,8%, confermando una tendenza al rallentamento rispetto agli incrementi degli anni precedenti.
Regioni
Nel mese di maggio, sono solo due le regioni che evidenziano un calo delle loro quotazioni immobiliari: la Valle d’Aosta, che ha registrato una diminuzione dello 0,4%, e l’Umbria, con una contrazione dello 0,2%. Stabilità dei prezzi per la Sicilia; mentre tutte le restanti 16 regioni italiane hanno mostrato un aumento dei valori immobiliari.
Media dei prezzi delle case a maggio 2025 per regione
Regione | Prezzo medio (euro/mq) |
---|---|
Trentino-Alto Adige | 3.147 |
Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste | 2.565 |
Liguria | 2.480 |
Toscana | 2.378 |
Lombardia | 2.233 |
Lazio | 2.124 |
Emilia-Romagna | 1.839 |
Veneto | 1.769 |
Campania | 1.656 |
Sardegna | 1.656 |
Marche | 1.489 |
Friuli-Venezia Giulia | 1.466 |
Piemonte | 1.268 |
Puglia | 1.238 |
Abruzzo | 1.190 |
Basilicata | 1.134 |
Umbria | 1.042 |
Sicilia | 1.018 |
Molise | 923 |
Calabria | 912 |
In testa a questa classifica troviamo il Friuli-Venezia Giulia, con un incremento dell’1,4%, seguito dalla Lombardia e dalla Sardegna, che segnano un aumento dello 0,9%. Altri aumenti significativi sono stati registrati in Molise (0,8%), Toscana e Marche (0,7%), e Campania e Abruzzo (0,6%).
Veneto, Liguria ed Emilia-Romagna (tutte le regioni con una variazione dello 0,5%) si collocano in linea con il dato nazionale. Variazioni inferiori alla media nazionale del periodo per tutte le altre regioni con percentuali comprese tra 0,4% rilevato nel Lazio e lo 0,1% della Puglia.
Il valore medio dei prezzi in Trentino-Alto Adige è il più elevato, con 3.147 euro al metro quadrato, seguito dalla Valle d’Aosta (2.565 euro/m²), dalla Liguria (2.480 euro/m²) e dalla Toscana (2.378 euro/m²). Valori superiori alla media italiana si registrano anche in Lombardia (2.233 euro/m²), Lazio (2.124 euro/m²) ed Emilia-Romagna (1.839 euro/m²). Le rimanenti 13 regioni hanno valori sotto la media del periodo, con il prezzo più alto in Veneto (1.769 euro/m²) e il più basso in Calabria (912 euro/m²).
Province
A livello provinciale, il 61% delle aree monitorate ha registrato aumenti, con i maggiori rilevati ad Ascoli Piceno (3,1%), Pordenone (2%), Lecco (1,9%) e Firenze (1,8%). Rialzi si sono registrati anche nella provincia di Milano (0,9%) e nell’hinterland romano (0,6%). Tuttavia, 32 province hanno evidenziato un calo dei prezzi, con i ribassi più marcati a Isernia (-2,3%), Trapani (-1,4%) e Piacenza (-1%).
Media dei prezzi delle case a maggio 2025 per provincia
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Provincia | Prezzo medio (euro/mq) |
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Bolzano-Bozen | 4.531 |
Milano | 3.579 |
Lucca | 3.207 |
Savona | 3.109 |
Firenze | 3.066 |
Imperia | 2.703 |
Rimini | 2.651 |
Venezia | 2.603 |
Aosta | 2.565 |
Roma | 2.497 |
Livorno | 2.460 |
Sassari | 2.441 |
Grosseto | 2.409 |
Bologna | 2.368 |
Trieste | 2.287 |
Trento | 2.242 |
La Spezia | 2.221 |
Napoli | 2.210 |
Como | 2.209 |
Verona | 2.173 |
Sul versante dei prezzi, Bolzano, con i suoi 4.531 euro al metro quadro, è la provincia italiana più cara. La seguono Milano (3.579 euro/m²), Lucca (3.207 euro/m²), Savona (3.109 euro/m²) e Firenze (3.066 euro/m²), tutte con valori superiori ai 3.000 euro al metro quadrato. Al di sopra della media nazionale si trovano altre 26 province, con prezzi che vanno dai 2.703 di Imperia ai 1.832 di Pisa. Le province con i valori più bassi includono Biella (620 euro/m²), Caltanissetta (649 euro/m2) e Isernia (698 euro/m2).
Capoluoghi
Anche sul versante dei capoluoghi, i prezzi sono in aumento nel 64% delle città monitorate, con i maggiori aumenti a Como (4,4%), Macerata (2,9%), Crotone (2,9%) e Aosta (2,5%).
Tra i principali mercati cittadini, i prezzi sono in crescita a Torino (1,9%), Firenze (1,6%), Genova (1%), Roma (0,9%), Bologna (0,8%), Milano e Bari (entrambe 0,7%), Palermo (0,5%), Napoli e Venezia (0,1%).
Media dei prezzi delle case a maggio 2025 per capoluogo
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Capoluogo | Prezzo medio (euro/mq) |
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Milano | 5.108 |
Venezia | 4.655 |
Bolzano-Bozen | 4.591 |
Firenze | 4.479 |
Bologna | 3.494 |
Roma | 3.191 |
Trento | 3.088 |
Siena | 2.855 |
Napoli | 2.714 |
Como | 2.698 |
Rimini | 2.645 |
Pisa | 2.637 |
Monza | 2.628 |
Salerno | 2.584 |
Bergamo | 2.557 |
Massa | 2.554 |
Verona | 2.508 |
Cagliari | 2.383 |
Parma | 2.331 |
Verbania | 2.319 |
Valori stabili a Lodi e Trani, mentre 37 capoluoghi hanno registrato una diminuzione, con i cali più marcati che si concentrano a Ragusa (-2%), Vibo Valentia (-1,6%) e Caltanissetta (-1,2%).
Milano rimane la città più cara per l’acquisto di un’abitazione con un prezzo medio di 5.108 al metro quadrato, raggiungendo il record storico dal 2012. La seguono Venezia (4.655 euro/m2), Bolzano (4.591 euro/m2), e Firenze (4.479 euro/m2).
Tra le dieci città più care, figurano anche Roma (3.191 euro/m2) e Napoli (2.714 euro/m2). Al contrario, i capoluoghi con i prezzi delle abitazioni più convenienti sono Caltanissetta (684 euro/m2), Ragusa (707 euro/m2) e Biella (774 euro/m2).
Nota metodologica
A partire dal rapporto relativo al secondo trimestre del 2022, abbiamo aggiornato la metodologia di calcolo per la determinazione del prezzo delle abitazioni rimuovendo gli annunci di aste dal campione storico di idealista (da gennaio 2012 ad oggi).
Tale approccio permette di minimizzare le distorsioni statistiche derivanti dai prezzi di questi annunci, che non rispecchiano l’effettiva richiesta del proprietario, ma il prezzo di base d’asta (prezzo inferiore al suo valore), e garantisce la massima accuratezza del nostro report. Dal 2021 abbiamo osservato una presenza crescente di annunci di aste sul portale, soprattutto nelle aree urbane, da qui la scelta di intervenire per rimuovere gli annunci prima di procedere al calcolo per minimizzare le distorsioni del campione e far sì che le serie di prezzi generate siano più stabili e rappresentino al meglio i prezzi di offerta.
Nel 2019 idealista aveva introdotto una nuova metodologia di calcolo tesa a rendere la nostra analisi dell’evoluzione dei prezzi, specialmente in aree di piccole dimensioni, ancora più robusta che in passato. Per evitare salti nella nostra serie, i dati dal 2007 erano stati ricalcolati con la nuova metodologia. Su raccomandazione del team statistico di idealista/data, divisione specializzata nella gestione di grandi volumi di informazioni e nel data modeling, avevamo aggiornato la formula per indicare il prezzo medio con maggiore certezza: oltre a eliminare gli annunci atipici e con i prezzi fuori mercato, si calcola il valore mediano invece del valore medio.
Con questo cambiamento, oltre ad affinare ulteriormente il nostro indice rendendolo più rispondente alla realtà del mercato, omologhiamo la nostra metodologia a quelle applicate in altri Paesi per ottenere dati immobiliari. Tra le tipologie immobiliari che compongono il campione da analizzare, vengono incluse le case unifamiliari (viletta o chalet), mentre sono esclusi gli immobili, di qualsiasi tipo, che sono rimaste nel nostro database senza ottenere interazioni utente per molto tempo. Inoltre, a partire da questo mese sono state scartate anche le aste. Il rapporto è sempre basato sui prezzi di offerta pubblicati dagli inserzionisti di idealista.
Fonte: Idealista.it