Secondo l’ultima analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, la domanda immobiliare nelle grandi città italiane si concentra principalmente sul trilocale, che raccoglie il 40,4% delle preferenze registrate nel gennaio 2025. Questa tipologia si conferma quindi la più richiesta sul territorio nazionale, seguita dal bilocale (25%) e dal quattro locali (22,3%).
Perchè gli italiani preferiscono il trilocale
Il trilocale si distingue come una soluzione abitativa equilibrata, ideale per famiglie e coppie, e resta apprezzato anche dagli investitori per la sua versatilità. Tuttavia, il recente aumento dei prezzi immobiliari ha portato a una riduzione della concentrazione della domanda sui monolocali e bilocali, spesso scelti da chi ha una disponibilità economica più limitata o da chi intende acquistare per mettere a reddito.
Bilocali a Milano, quattro locali a Genova
Interessanti le differenze tra città. Milano, la metropoli più costosa d’Italia, rappresenta un’eccezione: qui il bilocale domina con il 46,1% delle richieste. Questo dato riflette una forte presenza di investitori e di single, attratti da soluzioni più piccole e centrali. All’opposto, Genova mostra una netta preferenza per il quattro locali (43%), favorita da prezzi di mercato più contenuti e da una domanda orientata verso immobili più spaziosi, spesso per uso familiare.
Il trilocale domina nei capoluoghi minori
Al di fuori delle grandi città, nei capoluoghi di regione minori, il trilocale conquista una fetta ancora maggiore della domanda: ben il 51,9%, seguito dal quattro locali (22,5%) e dal bilocale (20,1%). Da segnalare inoltre un aumento delle richieste per i cinque locali, sintomo di una crescente attenzione per spazi più ampi.
Le città dove il trilocale raggiunge i livelli più alti di preferenza sono Catanzaro, con un impressionante 68,9%, e Venezia, con il 63,6%, a dimostrazione di una domanda che, pur con caratteristiche diverse, si orienta sempre più verso immobili che garantiscano comfort e vivibilità.
L’analisi di Tecnocasa fotografa quindi un’Italia immobiliare variegata, in cui il trilocale resta il punto di riferimento principale, ma con eccezioni dettate da fattori locali come il costo della vita, la tipologia dell’utenza e l’andamento dei prezzi.
Fonte: Idealista.it